Con l’approssimarsi delle festività natalizie, come ogni anno, torna di attualità il tema relativo alla disciplina, sul piano fiscale e contabile, delle spese sostenute dalle imprese per l’erogazione di omaggi ai propri clienti, fornitori o dipendenti. Scopo del presente documento è pertanto quello di fornire una panoramica generale sull’inquadramento delle operazioni in esame. La disciplina fiscale e contabile degli omaggi si differenzia in funzione della natura dei beni, del valore complessivo degli stessi e della tipologia del soggetto beneficiario. Ai fini fiscali, infatti, gli oneri in questione possono assumere una diversa connotazione reddituale a seconda che il bene ceduto formi oggetto, o meno, dell’attività propria dell’impresa e a seconda che lo stesso sia ceduto a dipendenti e collaboratori oppure a soggetti terzi. Nel proseguo della trattazione si procederà, pertanto, seguendo il seguente ordine di approfondimento:
• tipologia dei beni: i quali possono essere prodotti o commercializzati dalla stessa impresa (c.d. “beni merce”) oppure acquistati da soggetti terzi;
• caratteristiche del soggetto destinatario: a seconda che si tratti di dipendenti, clienti, fornitori o altri soggetti terzi.
Omaggi a clienti, fornitori e soggetti terzi
Per quanto concerne le imposte sui redditi, l’acquisto di beni non rientranti nell’attività d’impresa, destinati ad essere omaggiati a soggetti terzi, segue regole diverse in funzione del valore unitario del bene. Nello specifico, i costi sostenuti per omaggi distribuiti a clienti e fornitori sono interamente deducibili, ai sensi dell’articolo 108 comma 2 del TUIR, a condizione che il valore unitario dei beni consegnati ad uno stesso soggetto non superi il limite di 50 euro. Viceversa, nel caso in cui il bene abbia un valore unitario superiore a 50 euro, tali oneri si qualificano come spese di rappresentanza e, in quanto tali, sono deducibili entro i limiti fissati dal D.M. 19 novembre 2008.
Per determinare il “valore unitario” del bene è necessario fare riferimento all’omaggio nel suo complesso (es. cesto natalizio) e non ai singoli beni che lo compongono. Nel valore unitario devono inoltre essere ricompresi gli eventuali oneri accessori di diretta imputazione (es. spese di trasporto, IVA non detraibile, ecc.).